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A differenza di un’Arte marziale “classica” nel JKD non esiste una serie di regole con una classificazione di tecniche sistematiche che lo costituiscono. Il JKD guarda il combattimento non da un solo angolo ma da tutti gli angoli possibili ed usa tutti i mezzi e tutte le vie per perseguire il proprio fine.

 

IL JKD SFRUTTA SOLO TECNICHE E METODI REALMENTE EFFICACI.

 

Per questi attributi viene utilizzato negli Stati Uniti dai corpi speciali come i Navj Special force (Navj seals) e dalle forze di polizia locali.

 

Le 4 distanze del JKD

Il lavoro del jkd si sviluppa in 4 distanze che individualmente si possono riconoscere nelle arti Marziali tradizionali, ma che sviluppato in un contesto reale del combattimento perdono la loro identità diventando indistinguibili. La lunga, la media, la corta, a terra. La LUNGA è la distanza dei calci e della scherma dove tattica e tempismo sono basilari per raggiungere la distanza MEDIA, quella dei pugni, dove entra in gioco la velocità e l’elusività, che vi permette di entrare nella terza fase, la CORTA distanza il Trapping, il controllo totale dell’avversario ed il suo intrappolamento, dove l’allenamento alla “sensibilità” vi permette il controllo e la giusta reazione a quella dell’avversario, unendo quindi nella 4° distanza, la lotta a terra sviluppando la capacità della lotta da strada di liberarsi e immobilizzare.

 

Le Armi del jkd

Il lavoro del JKD si evolve per le situazioni estreme al bastone e al coltello, è di vitale importanza conoscere la lotta col coltello per evitare danni alla propria persona.

 

 

Jeet Kune Do

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